26  ottobre 2019
Prima Domenica dopo la dedicazione del Duomo

L’evangelista Matteo riferendo l’incontro tra il Risorto e gli Undici non solo riferisce il compito affidato da Gesù agli Undici, saranno loro ormai a portare ovunque il Vangelo, ma fa notare anche il “dubbio” che si è annidato sul cuore dei discepoli di fronte al Signore che ha dato loro appuntamento in Galilea. E proprio questi uomini “dubbiosi” saranno i primi missionari del Vangelo. Per noi, ma non per Gesù, potrebbe sembrare una contraddizione affidare a uomini in preda al “dubbio” proprio l’annuncio di una grande certezza: che l’Uomo della croce è il Vivente.

Forse anche noi, talvolta, siamo presi dal dubbio e le grandi e consolanti parole evangeliche ci sembrano troppo grandi per essere vere. Oggi scopriamo che anche i primi discepoli hanno conosciuto l’inquietudine del dubbio; aggiungiamo: sana inquietudine, come già diceva sant’Agostino, se suscita in noi una ricerca e una più seria riflessione.
Il “dubbio” può essere il primo passo verso una fede più matura? Perché No?

p. Luca

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