30 Giugno 2024
SESTA DOMENICA DOPO PENTECOSTE
Gesù fa la differenza: rifiutato non si arrende, ma va avanti senza paura.
I versetti evangelici che abbiamo appena ascoltato vengono immediatamente dopo i severi rimproveri che Gesù ha rivolto alle città attorno al lago di Genesareth: Corazin, Betsaida, Cafarnao, nelle quali la sua Parola non ha trovato accoglienza. Gesù non si arrende; rifiutato non si lamenta e non condanna ma canta una preghiera di lode. Gesù gioisce e ci invita a gioire con Lui perché: nonostante tanti e nonostante tutto il Vangelo non si ferma, anzi si diffonde ancora di più in modo determinato. È Parola che salva e tutti devono essere raggiunti da questa promessa e da questo dono, nessuno escluso, nemmeno chi lo rifiuta. L’immagine del roveto che brucia senza consumarsi nel racconto di Mosè, indica come la Parola di Dio si rinnova continuamente senza ripetersi, perché risuona come Parola di salvezza senza essere una Parola monotona e sempre uguale. E noi cosa dobbiamo fare? Davanti a questo Dio che ci parla, dobbiamo avere la stessa umiltà di Mosè: toglierci i sandali, perché la Sua Parola è sacra… Togliamoci i sandali delle nostre sicurezze umane che alimentano in noi solo la superbia del vivere invece che la gratitudine del vivere.
p.Luca