CENTRO DI ASCOLTO CARITAS
AVVISO
gli incontri presso il Centro d’ascolto sono sospesi dal 19 giugno al 9 settembre.
Ogni martedì dalle 9 alle 12 è attivo in parrocchia il Centro d’ascolto dove le persone in difficoltà possono incontrare dei volontari che ascoltano i loro problemi e cercano di accompagnarle nella ricerca di soluzioni, offrendo loro aiuti concreti orientandole ai servizi e alle risorse del territorio.
RICEVE PER APPUNTAMENTO
TELEFONANDO AL 02/690123315
La mia carità più la tua carità fanno l’amore
INSIEME POSSIAMO FARE TANTO PER MOLTI
Adotta una famiglia
Volontari parrocchiani Caritas assistano persone e famiglie in disagio economico, ed altro, attraverso i seguenti servizi:
- consegna mensile pacco alimentare ed indumenti per bambini
- assistenza alla ricerca di un posto di lavoro, anche attraverso il Fondo Famiglia Lavoro
- assistenza alla ricerca di finanziamenti agevolati con il Prestito della Speranza ed il Fondo Anti-Usura
- assistenza per accedere al REI-Reddito di Inclusione
- assistenza ad indirizzare secondo le necessità a vari Enti del Comune e della Regione
Banco alimentare – Sant’Angela Merici
Il Banco Alimentare di Sant’Angela Merici è un servizio che la Caritas parrocchiale, in collaborazione con il Centro d’Ascolto, mette a disposizione delle famiglie del territorio della parrocchia. La sua attività è resa possibile grazie agli alimenti base fatti produrre dalla Comunità Europea ed alla carità di tutti coloro che sentono vivo il problema di aiutare, attraverso il Banco, grandi e bambini in situazione di disagio.
Le famiglie assistite dalla nostra Parrocchia sono più di 90, pari a circa 260 persone, tra cui 50 bambini piccoli.
La nostra assistenza consiste nella fornitura di pacchi di alimenti due giorni ogni mese, nelle date che sono fissate di volta in volta per il mese successivo. In tali occasioni cerchiamo e distribuiamo anche generi non alimentari forniti dalla generosità dei parrocchiani (vestitini, giocattoli, passeggini, carrozzine, lettini, ecc.)
Vengono a ritirare il pacco degli alimenti tutte le famiglie che hanno ottenuto la tessera di assistenza dal nostro Centro d’Ascolto e quelle a noi indirizzate dai Consultori o da altre Parrocchie che non hanno mezzi d’aiuto, in accordo con il nostro Centro d’Ascolto.
Organizzazione: il Banco Alimentare della Parrocchia è gestito da tanti volontari, che operano in collaborazione con il Centro d’Ascolto e gestiscono il rapporto con gli Enti solidali della ridistribuzione dei beni della nostra Comunità Europea.
Fabbisogno: le derrate di prima necessità (pasta, latte, riso) sono prodotti nella Comunità Europea e vengono integrati – ora più che mai – da acquisti del Banco, grazie al fondo Caritas costituito dalle offerte che giungono alla Parrocchia, offerte oggi divenute fondamentali.
Fondazione Banco Alimentare Onlus
La Fondazione Banco Alimentare è una Onlus a carattere nazionale che si occupa della raccolta e della distribuzione da enti pubblici e privati delle eccedenze alimentari da affidare agli enti caritativi sparsi sul territorio che supportano un’attività assistenziale verso le persone più indigenti che, secondo le statistiche del 2005 hanno raggiunto solo in Italia sette milioni di unità. Nato in Italia nel 1989 per iniziativa di monsignor Luigi Giussani, fondatore del movimento Comunione e Liberazione, e di Danilo Fossati – all’epoca patron dell’azienda alimentare Star – il Banco Alimentare è affiliato alla Compagnia delle Opere di Milano ed è presieduto da don Mauro Inzoli. La sua sede centrale è in Lombardia, a Milano e a Muggiò (centro raccolta regionale) ma sul territorio sono operanti sedi convenzionate distaccate in diciannove regioni. Al Banco Alimentare – che fa parte della Fédération Européenne des Banques Alimentaires – si è affiancato da alcuni anni un Banco Farmaceutico.
Finalità e dati in dettaglio
Basata sul concetto di dono e condivisione, l’attività del Banco Alimentare – di cui esistono esperienze analoghe in tutta Europa ed anche negli Stati Uniti – si estrinseca nella raccolta – che avviene anche attraverso l’AGEA, la speciale Agenzia Generale per le Eccedenze Alimentari – delle eccedenze di produzione alimentare agricola e industriale (specificatamente riso, pasta, olio d’oliva, latte). Tali eccedenze vengono poi redistribuite agli enti caritativi (prevalentemente centri d’ascolto parrocchiali, associazioni di recupero dalle tossicodipendenze, emanazioni dei comuni operanti nell’ambito dello stato sociale) nelle quantità rapportate alle persone assistite. Ad affiancare l’intero progetto – di tradizione cattolica ma al quale danno il loro supporto anche esponenti della società civile – sono poi una serie di manifestazioni – concerti, mostre, ecc. – a supporto dell’attività di volontariato e raccolta fondi per sostenere lo svolgimento dell’attività. Sottoposta a rigoroso controlli in termini di sicurezza alimentare (legge HCCP), l’opera del Banco Alimentare si avvale prettamente dell’attività di volontariato (il personale che, a tempo pieno, opera dietro compenso è una minima parte) atta a mettere a punto ogni fase della filiera alimentare: dalla raccolta, alla conservazione e sicurezza, fino alla movimentazione e trasporto degli alimenti da e verso i magazzini decentrati.
Solidarietà in campo alimentare
La storia dei banchi alimentari ha iniziato a fine anni sessanta quando a Phoenix, Arizona, nasce la St. Mary’s Food Bank. A fondarla è John Van Hengel, filantropo, il quale inizia a distribuire ai bisognosi il cibo non venduto e destinato alla distruzione da parte di negozi e ristoranti. Da allora negli USA sono sorte più di duecento Food Bank. Il modello statunitense è stato poi adottato anche in Europa, dove i banchi alimentari esistono sono oltre centocinquanta, suddivisi in dodici paesi (Italia, Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, Svizzera, Belgio, Lussemburgo, Irlanda, Polonia, Lettonia, Ucraina). In Italia il primo magazzino del Banco Alimentare, aperto nel 1989, era situato a Meda, in provincia di Milano, e misurava settecento metri quadrati. Ad inizio anni novanta le aziende che collaboravano al Banco ammontavano a dieci; trenta erano le associazioni convenzionate. Negli anni seguenti si è avuta poi la nascita delle altre sedi italiane in quasi tutte le regioni (alcune delle quali gestiscono più magazzini).
La Colletta alimentare
Nell’ultimo sabato del mese di novembre si tiene dal 1997 la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. In questo giorno in molti supermercati di tutta Italia è possibile fare la spesa per i più bisognosi acquistando prodotti destinati specialmente all’infanzia, ma non solo, e consegnandoli alle squadre di volontari posti all’esterno del punto vendita. Sorta nel 1987 in Francia, la Colletta alimentare si è via via espansa in tutti i paesi in cui è presente un Banco Alimentare. Dalle quasi 1.700 tonnellate raccolte nel 1997, anno della prima Colletta italiana, si è passati a 8.200 tonnellate nella giornata del 25 novembre 2017.