17  novembre 2019
Prima Domenica di Avvento

Iniziamo oggi il cammino di Avvento. Andiamo passo dopo passo, gradino dopo gradino verso l’incontro con il Signore che viene.

La pagina evangelica annuncia a tinte fosche la fine del tempo e la fine del mondo: Verranno meno le opere dell’uomo a cominciare dal grandioso Tempio di Gerusalemme: “Non rimarrà pietra su pietra”! Questo linguaggio esprime una dura verità: noi abitiamo il tempo, lo calcoliamo, tentiamo di dominarlo, lo sfruttiamo al meglio ma non ne siamo affatto padroni, siamo di passaggio. Per questo è un tempo da vivere in pienezza senza distrazioni o affidandoci a false illusioni o a chi ci propina facili soluzioni a tutto. La vita è fatica e gioia, gioia e fatica… Anche i nostri giorni sono segnati dalla precarietà, da tante cose che iniziano e finiscono, ma non sono vicende o situazioni insensate, perché in Dio tutto ha senso e il nostro tempo non scandisce solo l’inesorabile andare alla fine ma verso il fine. Il nostro orizzonte non è sinistramente fosco e catastrofico. Incominciamo a vivere un’attesa, attesa di un Avvento, di una venuta.

Coltiviamo il desiderio dell’incontro.

p. Luca

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