30 dicembre 2018
Ottava del Natale

Cristo Verbo e Sapienza di Dio

Giovanni oggi nel Vangelo ci dice che quel bambino che abbiamo accolto e adorato a Natale non è un semplice bambino: è il figlio di Dio, è il “Verbo” di Dio; è cioè la stessa, Parola di Dio, quella Parola attraverso la quale Dio ha creato tutto, l’universo, quella Parola che si è fatta uomo in Gesù, quella Parola, nella quale anche noi molte volte abbiamo trovato una risposta, una consolazione, una speranza, o forse anche una provocazione, una smentita che ha frantumato le nostre certezze e ci ha chiesto di ricominciare da capo, di convertirci, di ritornare a Lui.

Nel Prologo di Giovanni è possibile vedere l’onnipotente umiltà di Dio: non è stato l’uomo a innalzarsi, a doversi sforzare per arrivare a Dio, ma è stato Dio a “discendere”, a venire incontro a noi poveri e bisognosi di salvezza. E pensate, tutto questo Dio lo ha fatto perché crediamo al suo amore, perché cresciamo senza mai dubitare di lui, ma al contrario coltivando e favorendo una vita di intensa comunione con Lui.

Cristo è la luce e la vita… Ha fatto risplendere la vita, ma i suoi non l’hanno accolto. Non realizzerai mai te stesso se non provi a realizzare Cristo in te. Io non sono ancora e mai il Cristo, ma io sono questa infinita possibilità (David Maria Turoldo).

p. Luca

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