27 Novembre 2022

TERZA DI AVVENTO

DIO CI DONI LA PACE, DIO CI LIBERI DALLA PANDEMIA.

 

Giovanni Battista manda a dire a Gesù: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?” Gesù risponde richiamando i gesti di tenerezza e compassione da lui compiuti.

Sembra chiaro che Gesù nel Vangelo, rispondendo a Giovanni provoca anche me e voi a non dimenticare due ingredienti essenziali nella vita di un credente: la compassione e la tenerezza.

La gente oggi ha bisogno certamente di parole, ma soprattutto ha bisogno che noi testimoniamo con la vita la misericordia, la tenerezza del Signore, quella che scalda il cuore, che risveglia la speranza, che attira verso il bene. E infatti Gesù risponde così agli inviati di Giovanni: “Andate e riferite ciò che avete visto e udito”. Prima “ciò che avete visto”, poi “ciò che da me avete udito”. Gesù sembra dare una precedenza ai gesti, che sono sempre più eloquenti delle parole.

Ai discepoli di Giovanni dice: raccontate i miei gesti prima di tutto, e poi le mie parole. Spesso purtroppo avviene il contrario. Si usano tanto le parole a cui però non seguono i gesti. Pensiamo solo a quante volte l’amore è detto ma non è donato… Gesù oggi sconvolge un po’ il nostro vissuto e ci chiede di lasciarci coinvolgere dalla vita degli altri, come Paolo che vuole essere una cosa sola con la sua gente, i suoi fratelli e sorelle… o come Isaia che non si limita a profetare belle parole ma chiede a Dio per il suo popolo giustizia e salvezza.

p.Luca

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