21 Agosto 2022
UNDICESIMA DOMENICA DOPO PENTECOSTE
DIO CI DONI LA PACE, DIO CI LIBERI DALLA PANDEMIA
ACCORGERSI DELLA VITA E NON SOLO DELLE COSE.
La parabola del ricco epulone (che significa ghiottone) e del povero Lazzaro si trova solo nel vangelo di Luca, e conclude il capitolo 16 che invita a riflettere sul tema dell’uso dei beni.
Anzitutto essa è rivolta ai farisei che, essendo “attaccati al denaro” (letteralmente “amici del denaro”), si beffavano di quanto Gesù aveva prima affermato con la parabola dell’amministratore disonesto (vv.1-8) e le conseguenti considerazioni sulla ricchezza, concluse dal perentorio: “Non potete servire a Dio e a Mammona” (v.13).
Quale è il triste risultato di questo indebito attaccamento ai beni materiali, di questo servire non a Dio, ma a Mammona, cioè al denaro visto come idolo? La parabola lo descrive con molta efficacia: non accorgersi più di niente altro, neanche di uno sfortunato infelice, miserevole e affamato, che pure giace sulla porta di casa! Il peggior danno della ricchezza è proprio questo
infelice, miserevole e affamato, che pure giace sulla porta di casa! Il peggior danno della ricchezza è proprio questo accorgersi solo di se stessi dimenticando che come cristiani siamo chiamati anche ad accorgerci degli altri.
p.Luca