Il brano evangelico di questa Quinta Domenica dopo Pentecoste, con la domanda rivolta a Gesù da un anonimo interlocutore: «Sono pochi quelli che si salvano?», concentra la nostra attenzione sul tema della “salvezza”…

La salvezza: un dono da accogliere senza nessuna fatica?

Una promessa da guadagnare o da meritare?

Le domande che suscita in noi questo passo di Vangelo potrebbero essere ancora tante e allora cerchiamo di rispondere alla luce di quello che abbiamo ascoltato.

Gesù per indicare la via della salvezza usa oggi l’immagine della porta… Una porta normalmente introduce in uno spazio diverso da quello dove mi trovavo un istante prima: una porta mi introduce in casa, una porta mi introduce in chiesa, una porta mi introduce in una città, in un luogo di lavoro e di svago.

La porta da varcare per entrare in una dimensione e spazio nuovo è l’immagine che Gesù usa per dirci che ognuno di noi deve metterci del suo per arrivare alla salvezza… non inoperosi credenti che stanno ad aspettare oziosamente l’arrivo della salvezza… Gesù non ha bisogno solo di chi sta a guardare ma di chi si da da fare… Ecco perché Gesù usa l’imperativo credenti che stanno ad aspettare oziosamente l’arrivo della salvezza… Gesù non ha bisogno solo di chi sta a guardare ma di chi si da da fare… Ecco perché Gesù usa l’imperativo “sforzatevi di entrare per la porta stretta”, come un richiamo a una pronta decisione nei suoi riguardi

p.Luca