Mentre Maria e Giuseppe cercano Gesù a Gerusalemme lui è nel Tempio, e tutti quelli che lo udivano parlare erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte…

Vorrei soffermarmi sul senso dello stupore nella fede. Per noi credenti è lo stupore dell’incontro con Cristo che non è il semplice entusiasmo che possono provare dei tifosi alla vittoria della loro squadra, o del loro cantante preferito, ma è qualcosa di più profondo, è lo stupore dell’incontro che genera il desiderio di Dio e degli altri, perché Dio e gli altri mi fanno bene, mi fanno stare bene, riempiono di senso la mia vita. Cristo ha stupito e conquistato non con lunghi discorsi e trattati sulla fede, ma nell’incontro, nel tempo dedicato all’ascolto, nel farsi prossimo a tutti senza discriminazioni e distinzioni, senza pregiudizi e giudizi, a volte solo con una presenza silenziosa, a volte con una carezza, a volte con un abbraccio, a volte con parole cariche di speranza.

È lo stupore che fa sussultare di gioia il cuore che non ha nulla a che fare con atteggiamenti di orgoglio e di presunzione della mente.

p.Luca