18 Febbraio 2024
PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA
Perché Dio permette la tentazione?
Non sarebbe più semplice per tutti, se Dio ci ponesse nella condizione di non essere più tentati, di non essere più attratti dal peccato? Ma questo vorrebbe dire che Dio non sarebbe più padre ma padrone e che la nostra libertà in realtà sarebbe schiavitù.
Siamo tentati si, ma siamo anche liberi di scegliere. Ecco l’aspetto positivo della tentazione: io posso scegliere. La prova allora non è solo l’abisso infinito della mia impotenza o l’apice della mia fragilità, no, la prova è soprattutto il momento in cui io posso dimostrare a me stesso che ce la posso fare a vivere scegliendo sempre e solo il bene. Certo, la tentazione è gradevole, appetibile, dolce ai sensi. È come miele. È il miraggio di un’oasi che si converte però poi subito in terra arida e senz’acqua, come dice la Bibbia.
Come ha fatto Gesù nel deserto, anche noi possiamo scegliere definitivamente e liberamente Dio, dicendo no alla gloria, al potere al bisogno materiale esercitando bene la nostra libertà, scegliendo ciò che è essenziale per vivere. Non c’è giorno in cui non siamo tentati, ma alleniamoci per potere dire alla fine della giornata che siamo rimasti fedeli a Dio.
p.Luca