14 Gennaio 2024

SECONDA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

L’evangelista Giovanni non è un narratore di fatti, e a differenza degli altri evangelisti non è l’agiografo di Gesù di Nazareth. Giovanni è un grande teologo, potremmo dire che è un fine catechista che imprime un significato profondo in ogni situazione accompagnando sempre chi ascolta a riflettere, ad andare oltre il fatto che racconta. Anche a noi oggi è chiesto di andare oltre il fatto delle nozze di Cana, per capire che cosa il Signore ci consegna come provocazione e impegno…

Non hanno più vino. Quante volte nella nostra vita abbiamo constatato di non avere più vino, cioè di essere stanchi e senza motivazioni, vivendo una vita troppo tranquilla e abitudinaria, senza quella ebbrezza spirituale che proviene dallo Spirito e che dà senso a tutte le cose che facciamo.  Che cosa manca oggi alla tavola della mia vita, della mia festa? Di che cosa ho bisogno per potere dire che la mia vita è una vita piena? E scendendo ancora di più nel mio e nostro vissuto: cosa in me oggi, in questo momento è vuoto, è mancanza, non è segno di gioia e di festa?

p.Luca

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