6 Agosto 2023

TRASFIGURAZIONE

VEDERE E ASCOLTARE…

Li condusse in disparte. La trasfigurazione avviene in un contesto di lontananza dalla vita ordinaria, si potrebbe quasi dire di isolamento. È un momento di astrazione dalla vita quotidiana per far tacere le voci rumorose dell’affannoso vivere, per calarsi nel silenzio che favorisce l’incontro con Dio. Su un alto monte. Il monte Tabor si erge maestoso, solitario, al centro della pianura di Esdrelon, nella Galilea. Ma, al di là dell’identificazione di questo monte, qui è contenuto l’invito ad un’esperienza particolarmente ‘alta’ di Dio. Quei tre discepoli hanno dovuto seguire Gesù fin sul monte, con lui hanno dovuto camminare, percorrere una strada impegnativa, lunga, in salita. Questo per indicare che essi devono andare, camminare con lui verso il Padre. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. È tutta la persona di Gesù che dona la luce. È una luce che si riverbera dall’interno della sua interiorità e che coinvolge tutta la sua persona, al punto tale che perfino i vestiti sono luminosi. Gesù rivela se stesso come luce (Gv.1: “venne la luce”) e il Padre poi rivelerà che questa luce è amore: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo”.

Ecco la Trasfigurazione: vedere ascoltare, allenare occhi, orecchi e cuore per percepire una presenza che riempie di pace e ci aiuta a vivere il quotidiano nella fedeltà a Lui.

p.Luca

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