30 Luglio 2023

NONA DOMENICA DOPO PENTECOSTE

La solidarietà degli amici ottiene al paralitico il perdono dei peccati. Gesù sta ritornando a Cafarnao. Si riunisce molta gente davanti alla porta di casa. Lui accoglie tutti e comincia ad insegnare. Insegnare, parlare di Dio, era ciò che Gesù faceva di più. Giunge un paralitico, portato da quattro persone. Gesù è la loro unica speranza. Non dubitano a salire sul tetto e togliere le tegole. Deve essere stata una casa povera, fango coperto di foglie. Calano l’uomo, davanti a Gesù.

Gesù, vedendo la loro fede, dice al paralitico: I tuoi peccati ti sono perdonati. In quel tempo, la gente pensava che i difetti fisici (paralitico) fossero un castigo di Dio per qualche peccato commesso. I dottori insegnavano che la persona rimaneva impura e quindi incapace di avvicinarsi a Dio. Per questo i malati, i poveri, i paralitici, si sentivano rifiutati da Dio! Ma Gesù non pensava così. Quella fede così grande, era un segno evidente del fatto che il paralitico era accolto da Dio. Per questo, lui dichiara: “I tuoi peccati ti sono perdonati!” Con questa affermazione Gesù nega che la paralisi fosse un castigo dovuta al peccato dell’uomo, e dimostra ancora una volta che l’amore di Dio che va oltre tutto e accoglie tutti

p.Luca

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