Oggi dalla voce di Gesù nel Vangelo, siamo invitati ad essere testimoni luminosi, come Giovanni che con la sua parola e il suo stile essenziale e fedele, è una lampada che arde e risplende, brillando non di luce propria, ma della luce di Dio che c’è dentro di lui; come Gesù stesso che compie la sua missione in profonda sintonia di amore con Dio per il bene di tutti animato e motivato da una sola intenzione: donare la salvezza.
Il testimone non sa cosa sia l’arroganza o la superbia, sa bene invece cosa è l’umiltà e la fedeltà. Il testimone non si preoccupa di emergere o ricevere gratificazioni, anzi spesso sono più le umiliazioni, ma è contento di vedere gli altri che ritrovano la serenità e la pace. Essere testimone, per un cristiano, vuol dire che deve dare il buon esempio, sempre. Essere testimoni vuol dire fare il primo passo senza aspettare in eterno che siano gli altri a farlo prima di noi. Il testimone non sa cosa siano le precedenze o i privilegi, sa solo che non può venire meno a ciò che il suo Battesimo ogni giorno gli chiede: vivere da figlio e figlia di Dio.

p.Luca