Celebrando la Dedicazione del Duomo di Milano, noi non esaltiamo solo un edificio, ma celebriamo e riconosciamo la bellezza di un progetto di bene, di un desiderio da parte di Dio, quello di abitare in mezzo al suo popolo, di essere una presenza e insieme una certezza di familiarità e di prossimità, come di chi abita insieme nella stessa casa.

Nel Vangelo di oggi Gesù è nel Tempio e si arrabbia perché da luogo di preghiera è diventato luogo di mercato. Gesù alza la voce perché vuole fare capire che il tempio, il Duomo, la nostra chiesa parrocchiale, fino alla più sperduta Cappella tra le vette di una montagna o nelle distese della pianura, è il luogo dell’incontro, dell’ascolto, del silenzio, tutto il resto lo vivo fuori dal tempio e dalla chiesa che diventa così lo spazio della testimonianza e della sequela…

Credo che il messaggio di questa festa sia chiaro e urgente: andiamo nel tempio, nella chiesa, a pregare, a celebrare, ad invocare, ad ascoltare, per imparare poi a vivere bene il tempo della vita.

p.Luca