“Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non venga distrutta”. Che strano Vangelo per iniziare l’Avvento, questo cammino è tempo dell’attesa in cui il desiderio dell’incontro crescerà giorno dopo giorno e ci porterà a Natale, al giorno della tenerezza e dello stupore… Che strano Vangelo che ci parla ci catastrofe, di morte, di distruzione… non resterà nulla di quanto vediamo… Che strano Vangelo che ci parla di violenza e di morte, figlio contro padre, padre contro figlio, accuse, condanne, giudizi… Ma il Vangelo non è strano, è buona notizia, sempre e lo è anche oggi… Anche se forse ci riesce un po’ difficile conciliare distruzione con tenerezza, fine di tutto con vita che è invece sempre nuovo inizio; inganno dell’uomo con l’onestà di Dio. Abbiamo davanti a noi un tempo di occasioni e di possibilità per dirci che non è così e non sarà così, ci sarà la fatica ma anche la bellezza, ci sarà la delusione ma anche la speranza; 39 giorni di trepidante attesa per riconoscere e accogliere il Verbo di Dio, Cristo, che viene per essere con noi e uno di noi. Non ci deve spaventare allora la lunga pagina evangelica che annuncia a tinte fosche e drammatiche la fine del tempo: “non sarà lasciata pietra su pietra che non venga distrutta”… Perché noi iniziamo un cammino che ci porterà verso la luce, la luce di quella stessa notte a Betlemme.

p.Luca