9  febbraio 2020
Quinta Domenica dopo l’Epifania

Festa di san Piergiuliano Eymard

l Vangelo di oggi ci invita a credere nella forza della Parola di Gesù. E infatti, con Gesù, siamo ancora a Cana dove aveva compiuto il primo segno cambiando l’acqua in vino, e ora cambia il corso degli eventi riaffidando il figlio che era malato completamente guarito a suo padre. La forza della Parola è qui nella forza dell’amore che vince ogni forma di male, anche fisico: va’, tuo figlio vive. Quante volte ci sarà capitato, o vivendolo di persona o assistendovi in qualche modo dall’esterno, di vedere un fratello o una sorella che, grazie alla preghiera, riprende vigore e la malattia sparisce o almeno si attenua. È la forza della Parola di Gesù che irrobustisce la forza della fede, e ci rende audaci nel chiedere e nel credere.

Credo che oggi Gesù ci dica che non abbiamo bisogno di cercare miracoli, apparizioni, visioni, sogni premonitori per credere, abbiamo invece bisogno della Parola di Dio e di una fede ben riposta in Lui per non cadere nell’errore di avere una vaga idea di Dio e per saper riconoscere i segni miracolosi della presenza del Signore nella nostra vita.  In un mondo che ai nostri giorni esalta l’autonomia dell’uomo e la sua autosufficienza, il compito di noi credenti è di rimanere saldamente aggrappati a “Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta” (Ebrei 12, 2).

p. Luca

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