Dalle primavere arabe alla terza guerra mondiale a pezzi: c’è speranza per il Medio Oriente?

Con questo titolo, la sera del 16 febbraio nella chiesa parrocchiale è intervenuto il dott. Andrea Avveduto, giornalista che si occupa della comunicazione per l’Associazione Pro Terra Sancta ed esperto di questioni mediorientali.

L’incontro si inserisce in una serie di appuntamenti, di cui purtroppo il primo annullato a seguito dell’emergenza sanitaria, dal titolo Testimoni di ieri e di oggi; una opportunità che il Centro Culturale e i Padri Sacramentini vogliono offrire a tutti i parrocchiani per una conoscenza di esperienze e testimonianze nate nel solco della fede.

Il dott. Avveduto ha saputo calamitare l’interesse dei presenti con la sua presentazione intensa e coinvolgente anche da un punto di vista emotivo.

È stata offerta un’ampia introduzione storico-politica che meglio ci ha fatto capire la complessità della situazione e gli innumerevoli tasselli che la compongono (la decolonizzazione, i conflitti tra le grandi potenze che si contendono il controllo dell’area, il problema Siria ed ora la tragica situazione del Libano, la lotta tra Sciiti e Sunniti, il ruolo della Turchia che vuole riconosciuto il suo ruolo egemone in queste terre, le organizzazioni islamiste tra cui la vicenda del Califfato…), una situazione, come si può ben capire, dagli equilibri molto precari.

Il relatore ha poi raccontato testimonianze di speranza, in queste terre martoriate, grazie alla presenza dei frati Francescani della Custodia di Terrasanta.

Tra le numerose esperienze, certamente ci ha colpito l’attenzione della Custodia a circa 30.000 bambini siriani nati dagli stupri che le donne locali hanno subito dai militanti islamici. Questi bambini, figli del peccato secondo la mentalità del luogo, sono senza nome, senza casa, senza speranze per il futuro, abbandonati a loro stessi. Un’organizzazione sostenuta dai Francescani sta cercando di seguirli fornendo loro casa e istruzione per farli diventare uomini del domani, ricostruttori di pace.