9 Ottobre 2022
SESTA DOMENICA DOPO IL IL MARTIRIO DI GIOVANNI BATTISTA
DIO CI DONI LA PACE, DIO CI LIBERI DALLA PANDEMIA.
Penso che voi tutti abbiate notato l’insistenza nel piccolo brano del vangelo di Matteo sul verbo accogliere: in tre versetti, sei volte usa il verbo “accogliere”. Segno chiaro che Gesù ci vuol dire qualcosa che gli sta davvero a cuore e che si aspetta da noi…
Accogliere vuol dire diventare come Lui… chi accoglie voi accoglie me e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Certo con i tempi che corrono in questa civiltà e anche in questa città che rischia di coltivare lo stile del sospetto e della paura invece che lo stile dell’accoglienza, fa bene Gesù a ricordarci questo…
Sappiamo bene come non è sempre facile accogliere così come ci chiede Gesù. Accogliere l’altro, che può essere anche solo il vicino di casa, dello stesso condomino, o dello stesso turno di lavoro fino a colui/lei che arriva da un altro paese. Accogliere si accompagna a diversità che a volte sembra irrimediabilmente inconciliabile con quello che sono io e siamo noi; a volte c’è il timore, e altre volte anche il pregiudizio.
Accogliere a volte è anche una fatica, ci scomoda e ci smuove dalle nostre sicurezze, per questo cerchiamo molti alibi per nascondere la nostra indisponibilità mascherandola di prudenza e dando la colpa alla paura Conciliare l’accoglienza come ce la chiede il Vangelo con la nostra umanità, non è sempre facile, ma non deve diventare impossibile.
p.Luca