3 Luglio 2022

QUARTA DOPO PENTECOSTE

DIO CI DONI PACE,

DIO CI LIBERI DALLA PANDEMIA.

Il vangelo di questa Domenica è costituito da due frammenti del grande discorso della Montagna, quel discorso che si apre con le Beatitudini nelle quali Gesù traccia lo stile del discepolo, chiamato ad essere misericordioso come il Padre.

Il discorso è scandito dall’accostare le due espressioni: avete inteso che fu detto, ma io vi dico… Avete inteso che fu detto: non ucciderai, ma io vi dico: chi si arrabbia con un fratello o sorella sarà sottoposto al giudizio. Un verbo dovrebbe sempre caratterizzare il rapporto che abbiamo con noi stessi e il rapporto che abbiamo con gli altri: custodire… Nella vicenda di Caino e Abele, che abbiamo ascoltato nella prima pagina sacra è presentata l’esperienza del peccato, che accompagna la vita dell’uomo quando si lascia vincere dal proprio egoismo e dal proprio orgoglio, e Caino invece di custodire accusa ingiustamente il fratello e addirittura accecato dall’invidia, che diventa odio, lo uccide… Come può la mano di un fratello alzarsi contro contro un fratello? C’è una sola scelta da fare: porre nell’amore la radice e la misura di ogni relazione con Dio e con i fratelli; un solo comandamento, non centinaia! Ma la novità è che quell’unico comandamento abbraccia ogni atto e ogni istante della vita e alla fine di essa noi saremo giudicati proprio sull’amore.

p.Luca

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