Le letture bibliche di questa sesta Domenica dopo Pentecoste sono attraversate, come un filo rosso, da una parola: “alleanza”, che dice legame, comunione tra persone, desiderio di fraternità, patto che deve durare nel tempo e resistere ai contraccolpi del tempo. Alleanza che non deve essere solo detta e proclamata ma creduta, accolta e vissuta. Non può essere altrimenti. Allora io credo che oggi dobbiamo rifare alleanza con Dio, o perlomeno rifondare la nostra vita su Dio ritrovando i motivi che ci spingono ogni giorno a scegliere di stare con il Signore, senza dare nulla per scontato.

E qui è il problema di tanti cristiani che si dicono credenti oggi, dare per scontato che tra noi e Dio ci sia alleanza. Dio va scelto come senso che riempie di pienezza gli istanti della vita.

Scelgo ogni giorno Dio che mi salva da una croce, in un atto di amore supremo… Non mi salva a parole ma con i fatti.

Gesù parla e paga di persona. Sulla croce proclama un’espressione forte e chiara, quando dice: “tutto è compiuto”. Alleanza ha un’unica radice di fondo: il dono di sé e non ha nulla da spartire con ciò che sa di interesse personale.

compiuto”. Alleanza ha un’unica radice di fondo: il dono di sé e non ha nulla da spartire con ciò che sa di interesse personale.

Dio ha scelto il suo popolo per amore, solo ed esclusivamente per amore.

p.Luca