8 Settembre 2024

SECONDA DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Il Vangelo che abbiamo ascoltato costituisce l’epilogo, la conclusione di quel fatto di Gesù che guarisce in giorno di sabato il paralitico alla piscina di Bethesda, violando la tradizione e la legge religiosa, e generando la disapprovazione e il giudizio degli scribi e dei farisei.
Come siamo strani a volte: giudichiamo e condanniamo il bene che viene fatto, e spesso restiamo in silenzio di fronte al male che viene fatto.
Gesù riconosce una buona pratica religiosa, l’adesione puntuale alla Legge data da Mosè, ma raccoglie una sostanziale incapacità di raggiungere lo spirito, la radice profonda della loro fede religiosa. E lo dice indicando che cosa manca a loro e forse a volte anche a me e voi. Non basta: conoscere, sapere… Si deve ascoltare, interiorizzare e vivere…
E infatti dice: “Voi scrutate le Scritture… Non basta scrutare da esperti la Scrittura, saperla analizzare e interpretare, se non si arriva a stabilire un rapporto di fiducia con colui che quella Parola l’ha pronunciata per primo. … ma non volete venire a me”. Non possiamo accontentarci di frutti teorici. Di qualche intuizione spirituale, o di una pratica religiosa che pure ci riempie la giornata. È necessario ascoltare… non solo di più, ma meglio.

p.Luca

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