18 Agosto 2024

TREDICESIMA DOMENICA DOPO PENTECOSTE

L’evangelista Luca riporta il racconto della guarigione del servo del centurione subito dopo le beatitudini e l’invito a fare nostro il comandamento dell’amore. Non è un particolare questo ovvio o scontato, ma ha un profondo significato educativo e formativo, Luca ci vuole cristiani e credenti maturi e convinti. Luca in altre parole ci vuole dire che non basta conoscere le Scritture, osservare la legge e invocare “Signore, Signore”, se poi non si vive con amore e semplicità di mente e di cuore

Da qui scaturisce la fede, da un amore ascoltato, meditato, ricevuto, ma anche poi vissuto e donato, in un certo senso un amore dichiarato senza nessuna forma di ambiguità e senza avanzare scuse per non farlo. Gesù alla richiesta del centurione poteva anche limitarsi a dire: perché non dovrei ascoltarti ed esaudirti, l’ho detto fin dal primo giorno della mia vita di Messia che sono venuto perché tutti abbiano la salvezza, e quindi volentieri dono la salvezza a te prima di tutto e poi al tuo servo, e invece fa molto di più.

Potremmo dire che quel giorno Gesù realizza un duplice bene: fa dono della salute fisica al servo del centurione e fa dono della guarigione spirituale e della pace al centurione stesso…
Non si dice se poi lui si sia convertito, ma certamente non avrà mai dimenticato l’accoglienza e il dono di Gesù.

p.Luca

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