11 Novembre 2023
Messaggio del parroco, padre Luca, per l’ AVVENTO

Attendere… è ascoltare attentamente!

La realtà…

Quanti rumori affollano la nostra vita, fino ad occupare, quasi senza rispetto, gli angoli più remoti e personali del nostro essere. Siamo immersi nel rumore, travolti e confusi da una valanga di informazioni, “costretti” a riempire ogni piccolo vuoto con il rumore. Che fine ha fatto la nostra libertà? Siamo così noi, uomini e donne d’oggi, ormai difficilmente capaci di vivere un silenzio diventato insieme rarità da ricercare e spazio riservato a pochi.

Sembra quasi che non siamo più liberi di dedicarci qualche ritaglio di silenzio per ascoltare con grato stupore anche solo il battito del nostro cuore, il fruscio del vento tra le foglie delle piante che cadono a terra formando un tappeto colorato di rara bellezza…

Viviamo in una città che fa rumore, in tutti i sensi… “Baccano” mediatico, inquinamento acustico, grida invece di parole sussurrate… E il silenzio sembra che sia stato mandato in esilio coatto con l’impossibilità di ritornare, l’ascolto un lusso.

Accetto passivamente o reagisco positivamente?

In mezzo a tutto questo rumore assordante cosa faccio? Mi piego all’evidenza dei fatti, mi dichiaro vinto? Cosa ci posso fare? Non ho la bacchetta magica per mettere tutti e tutto a tacere.

O piuttosto scelgo di dire a me stesso: adesso basta! Ho diritto a qualche momento di silenzio, ma per fare cosa? Per ascoltare. Si per ascoltare!

Parla, Signore, che il tuo servo ti ascolta (1Sam. 3,9)

L’ascolto non si improvvisa, chiede discernimento: cioè tempo, volontà, disponibilità… Come Samuele che prima di comprendere che è Dio stesso a chiamarlo crede che sia il vecchio Eli… Ma quando capisce che quella voce è di Dio si getta in Lui, affidandosi completamente a Dio: parla che il tuo servo ti ascolta.

Attendere è ascoltare attentamente.

In questo tempo di Avvento chiediamo a Dio di scoprirci uomini e donne capaci di ascoltare e ascoltarci. Chiediamo il dono dell’umiltà di non pretendere solo di parlare ma anche di sapere ascoltare. San Giovanni della Croce diceva: «Saper parlare è un vanto di molti; saper tacere è una saggezza di pochi; saper ascoltare, una generosità di pochissimi.

Cerchiamo allora in questo tempo di Avvento di allenarci ad attendere essendo generosi nell’ascoltare.

Dice Papa Francesco: Tutti abbiamo le orecchie, ma tante volte anche chi ha un udito perfetto non riesce ad ascoltare l’altro, e così il rifiuto di ascoltare finisce spesso per diventare aggressività verso l’altro. Non basta ascoltare, bisogna farlo bene, perché l’ascolto è una dimensione dell’amore, e noi non siamo fatti per vivere come atomi, ma insieme”.

Preghiamo…

Signore, accetto di tacere per sentire ciò che non è udibile. Accetto di fare silenzio per ascoltare una voce che non sia la mia soltanto. Ecco, con pazienza sto in ascolto: vieni, Signore della vita, perché io viva la vita per intero; vieni, Dio della felicità, perché io gusti per intero la felicità; vieni, Dio della speranza, perché io lotti con speranza per la vita e la felicità di ogni creatura; vieni, Dio della meraviglia e della certezza, ma insieme poni nel cuore di ciascuno la consapevolezza che felicità è vivere alla tua presenza.

p.Luca

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