23 Febbraio 2025
PENULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

La Parola di Dio oggi è un richiamo e un invito a comprendere che per Dio nessuno è perso, irraggiungibile, o irrecuperabile di quanti egli ama, e che se non siamo noi che lo cerchiamo è lui che viene a cercare noi. La misericordia di Dio che intreccia tutte e tre le letture è come una lente di ingrandimento che ci permette di vedere il bene che spesso sfugge ai nostri occhi e alla nostra attenzione, ma che c’è in ognuno di noi… Noi a volte così pronti e puntuali a giudicare e criticare per quello che pensiamo di vedere negli altri o per la pretesa di avere capito tutto degli altri, e invece troppo spesso molto lenti a capire e perdonare… Noi, io per primo, a volte così frettolosi nel tirare conclusioni… Nel Vangelo Gesù, a dispetto dei farisei che accuseranno lui e il pubblicano Levi, Gesù non lo giudica, lo chiama: seguimi… e sta con lui, gli dona subito tutto sé stesso, si ferma a casa sua a mangiare con lui e con i suoi amici pubblicani come lui. Seguimiin altre parole: fidati di me, non sono qui per giudicarti ma per dirti che si può vivere meglio di come hai vissuto fino ad ora. E Levi… Matteo non farà più quello che faceva un tempo. Dio incontra e offre una vita nuova. La misericordia di Gesù è la decisione di andare per primo incontro all’altro «sempre», facendosi carico di tutta la sua vita.

p.Luca

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