Prima Domenica di Quaresima
Gesù prima di iniziare la sua missione sente il bisogno di vivere un momento di intensa comunione con Dio, e si ritira nel deserto. Il deserto è il luogo della prova, ma anche dell’incontro con Dio.
Gesù prima di iniziare la sua missione sente il bisogno di vivere un momento di intensa comunione con Dio, e si ritira nel deserto. Il deserto è il luogo della prova, ma anche dell’incontro con Dio.
La Chiesa, donandoci questo brano evangelico dell’adultera perdonata, ci vuole educare ed invitare ad un cammino di conversione, per incontraci con l’amore di Cristo che, dall’alto della croce, griderà per noi: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno” (Lc. 23, 34).
l Vangelo di oggi ci invita a credere nella forza della Parola di Gesù. E infatti, con Gesù, siamo ancora a Cana dove aveva compiuto il primo segno cambiando l’acqua in vino, e ora cambia il corso degli eventi riaffidando il figlio che era malato completamente guarito a suo padre.
E' interessante osservare da vicino questo ingresso del Bambino Gesù nella solennità del Tempio, in un grande “via vai” di tante persone, prese dai loro impegni: i sacerdoti e i leviti con i loro turni di servizio, i numerosi devoti e pellegrini, desiderosi di incontrarsi con il Dio santo di Israele.
Gesù, compiuti i 12 anni, così come è nella legge ebraica, diventa uomo, servo del Signore e quindi deve rispettare la tradizione religiosa che impone la salita al Tempio per la celebrazione annuale della Pasqua.
Il comando che Gesù dà ai servi di riempire le anfore d’acqua dà inizio al segno/miracolo.
Il battesimo di Gesù segna il suo ingresso nella storia. Dal silenzio e dal nascondimento di Nazareth, dove per tutti era semplicemente il figlio del falegname, si passa ora al vociare e all’entusiasmo della folla
Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo. Dentro la nostra Galilea, dentro la nostra storia, dentro la nostra vita, dentro questa nostra realtà piccola, quotidiana, problematica, silenziosa si fa presente il Signore.
Giovanni, l’evangelista teologo che ha l’abitudine di volare in alto, in quattordici versetti, sintetizza tutto il mistero dell’incarnazione del Natale.
Luca non ci nasconde il turbamento che prende Maria al saluto dell’Angelo che in Lei suscita interrogativi: “Ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto”.